Oggi scopriamo insieme qualcosa in più sulla radice di Maca questo superfood originario del Perù definito dalle tribù precolombiane un vero e proprio dono degli Dei.
Noi abbiamo scelto di usarlo per il nostro integratore BIO “Energia della Natura”.
Maca peruviana, cos’è?
La Maca Peruviana è una pianta erbacea di piccole dimensioni appartenente alla famiglia delle Brassicacea come il cavolo, il cavolfiore, la rapa, il rafano, il ravanello ecc. tutti alimenti che fanno molto bene alla nostra salute. Nota anche con i nomi di Ginseng delle Ande o Ginseng Peruviano. Cresce ad altissima quota tra i 2000 e i 5000 metri di altitudine e le sue radici vengono utilizzate per ottenere prodotti a uso medicinale.
La radice di Maca contiene infatti elevate quantità di aminoacidi essenziali (10,2%), vitamine (A,E, C e complesso B), carboidrati, sali minerali (calcio, ferro, selenio, iodio, potassio, rame e zinco), acidi grassi e fibre.
Un po’ di storia e curiosità
Le tribù locali precolombiane la consideravano un vero dono degli dei perché ritenevano che portasse molteplici benefici all’organismo.
Si racconta che la radice di Maca Andina originaria del Perù venisse usata dalle medicine tradizionali per il suo potere adattogeno naturale (la capacità di un principio attivo nel sostenere la risposta adattiva del corpo in situazioni di forte ed intenso stress psicofisico) e rivitalizzante.
Per queste sue proprietà veniva somministrata per rinvigorire i lavoratori dei campi, aumentandone resistenza e produttività.
Si racconta anche che i guerrieri Inca la assumessero prima di andare in battaglia perché era in grado di aumentare la loro resistenza e la loro forza.
Il frate Antonio Vásquez de Espinoza in una descrizione dell’anno 1598 fa menzione del consumo di questa pianta da parte delle popolazioni locali, che la utilizzavano come un forte ricostituente afrodisiaco, capace di aumentare il desiderio sessuale tanto negli uomini che negli animali, e di promuovere la fertilità; dopo la conquista del Perù, i colonizzatori finirono con l’utilizzarla come imposta. A partire dagli anni Ottanta dello scorso secolo, la ricerca iniziò a mostrare interesse per questo tubero e per le sue proprietà terapeutiche.
Oggi la Maca è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo: molto apprezzata dai vegetariani, crudisti, sportivi, è tra gli alimenti che i vegani inseriscono nella loro dieta vegana. E nonostante rientri tra i superfood, sta diventando sempre più accessibile a tutti.
Paragonata spesso al Ginseng Panax per benefici, essa in realtà ne garantisce molti di più.
Grazie ai suoi costituenti, la maca è una radice antistress e antifatica a cui viene attribuita la capacità di migliorare le energie a disposizione e la memoria, in grado di fortificare l’organismo sottoposto a duri compiti o debilitato: ottima quando si devono affrontare periodi intensi di lavoro e di sforzo fisico.
La ricchezza di questa radice la rende perfetta per chi soffre di carenza di ferro o anemia: aiuta a regolarizzare il livello di emoglobina nel sangue.
E’ un anti-age naturale: grazie al contenuto di antiossidanti in grado di ostacolare l’eccesso di radicali liberi che causano lo stress ossidativo, è in grado di contrastare.
Dal 1980 la maca è sottoposta a studi per verificarne gli effetti sulla fertilità, condotti inizialmente sugli animali grazie al lavoro della famosa biologa peruviana Gloria Chacon de Popovici.
Infatti, pare che la Maca possa influire sulla fertilità maschile: secondo lo studio apparso sulla rivista scientifica Pubmed intitolato “Lepidium meyenii (Maca) improved semen parameters in adult men” provoca un aumento della spermatogenesi nell’uomo: l’utilizzo costante di Maca concentrata favorirebbe l’incremento del volume seminale aumentando la quantità di sperma per eiaculazione e migliorando la sua motilità.
Pare inoltre che incrementi la fertilità nelle donne stimolandola maturazione dei follicoli di Graff e dell’ingrossamento nell’endometrio.
La maca riduce la sintomatologia premestruale e allevia i dolori mestruali regolarizzando contemporaneamente il ciclo mestruale.
Un altro studio pubblicato sulla stessa rivista Pubmed, intitolato “Beneficial effects of Lepidium meyenii (Maca) on psychological symptoms and measures of sexual dysfunction in postmenopausal women are not related to estrogen or androgen content“ dimostra che la maca:
E’ in grado di ridurre i sintomi della sindrome post menopausa nelle donne, in particolar modo sembra alleviare la sintomatologia provata dalle donne in menopausa precoce favorendo l’equilibrio ormonale.
Oltre ad essere un tonico per il sistema nervoso, la maca offre benefici anche al sistema immunitario: potenzia le difese immunitarie rinforzandole e aiutando a combattere stati influenzali e febbrili, tosse e raffreddore. Inoltre la sua somministrazione viene proposta per migliorare le performance atletiche per la sua capacità di energizzante: infatti, come già scritto, aumenta i livelli di energia.